Nei pascoli del Tramal Dameun (“tramuto superiore”, 2390 m s.l.m.) dell’Alpe Promindoz si trova una cappellina in cristallo e metallo, edificata nel 1994 dalla famiglia Bich al cospetto del Cervino e delle Grandes Murailles. Pur dotata di un micro-campanile, è troppo piccola per contenere fedeli, né vuol farlo: è semplice trasparenza, rimando simbolico che solleva lo sguardo ben al di sopra della Gran Becca, fino alle altezze dello spirito, e che trasforma prati, creste e cielo nella più solenne delle cattedrali. Questo accade in modo evidente il 26 luglio di ogni estate, quando una piccola moltitudine di fedeli prende posto sul prato antistante e canta e prega nella messa della festa patronale. La cappellina, infatti, fu benedetta nel 1996 con il titolo di Nostra Signora della Guardia e di Sant’Anna, festeggiata il 26 luglio.
Il 19 luglio dell’anno giubilare 2000, questo luogo davvero particolare fu scelto per una giornata di riposo e contemplazione dal papa Giovanni Paolo II, che lasciò la sua firma nel quaderno dei pellegrini e nella famiglia Bich, che lo ebbe ospite, il ricordo del suo sorriso rassicurante. Così attraverso i cristalli della cappella si possono leggere le parole del discorso d’inizio di quel pontificato:
“Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!”
E davvero, alzando gli occhi, l’orizzonte si apre in grandiosità e il cammino fatto per giungere fin lì prende il sapore della vita, salita anche faticosa e impegnativa ma possibile, con quella compagnia interiore. Nel 2014, non appena Giovanni Paolo II venne elevato agli onori degli altari, fu naturale aggiungere il suo nome alla titolatura della cappella e portarvi la sua statua accanto a quella della Vergine alla quale il pontefice aveva donato il suo rosario e la sua benedizione.
Il sentiero per raggiungere la Cappella di Sant’Anna è il numero 18 che parte dall’area Attrezzata di Perrères, si incontra la Cappella anche percorrendo il Sentier J.A. Carrel.